
Grifoni e lupi avvelenati? Scatta l’allarme in Abruzzo
Due settimane fa ritrovato anche un puledro morto
I grifoni, cibandosi di animali morti, sono molto importanti al momento di identificare episodi di avvelenamento; ora carabinieri forestali e nuclei cinofili stanno battendo la zona per metterla in sicurezza
sanitaveterinaria.com – ABRUZZO: Purtroppo non solo i cani in cttà restano vittime i delinquenti che spargono cibo avvelenato. In provincia de L’Aquila, nel comune di Cocullo sono state trovate le carcasse di due lupi avvelenati, o almeno si sospetta quella sia la causa, e 4 grifoni morti. A far sospettare l’avvelenamento è la vicinanza dei resti, individuati in un’area di 300 metri.
A recuperare i cadaveri gli addetti di Rewilding Apennines e di Salviamo l’Orso durante il monitoraggio dell’area corridoio tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Esperti della zona, sanno purtroppo che questi episodi hanno già avuto luogo in passato nel periodo della monticazione, ovvero quando i mandirano guidano il bestiamo nei pascoli ad alta quota. C’è anche la concorrenza tra cacciatori e raccoglitori di tartufi come cause storiche tra i motivi per cui viene lasciato veleno nei boschi.
I precedenti
Quello dei lupi avvelenati e dei 4 grifoni non è purtroppo l’unico rinvenimento di animali morti. Due settimane fa altri due grifoni morti erano vicino alla carcassa di un puledro. Probabilmente i rapaci si erano cibati del cadavere ingerendo le eventuali sostanze tossiche causa della morte del cavallo.
Lupi avvelenati? L’attesa dei riscontri
La certezza definitiva sulla causa della morte si avrà dopo i risultati dei test in maano ai tecnici dell’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise. Bisogna comunque sottolineare l’importanza che ricoprono i grifoni al momento di identificare questi episodi; cibandosi delle carcasse, il loro decesso spesso rivela la presenza di animali morti per avvelenamento, come i lupi avvelenati, per ora ancora solo preseunti tali.
Nel fraattempo, i Carabinieri frestali e il nucleo anti cinefilo controlleranno l’area, per individuare altri animali morti e mettere in sicurezza la zona.