Cervi italici, il progetto per salvarli dall’estinzione

Cervi italici, il progetto per salvarli dall’estinzione

Una sottospecie autoctona da preservare

Gli ultimi 300 esemplari vivono nel Bosco della Mesola nel ferrarese; partito un progetto di ripopolamento del Parco delle Serre in Calabria per togliere i cervi italici da un pericoloso isolamento ambientale

Sanitaveterinaria.com – CALABRIA: Una operazione congiunta fra forze dell’ordine, enti pubblici e assoociazioni ambientaliste per salvare dall’estinzione i cervi italici. Si tratta di una rara sottospecie autoctona nazionale di cervo, che porta il riferimento territoriale anche nel nome scientifico: Cervus elaphus italicus.

Al momento se ne contano in tutto 300 esemplari nella Riserva Naturale “Bosco della Mesola“, sita nel ferrarese, unico luogo in questo animale è sopravvissuto. Sebbene qui siano assolutamente al sicuro, si teme per la conservazione della sottospecie nel futuro. L’isolamento genetico in cui vivono questi animali mette a rischio la sopravvivenza del cervo italiaco, che potrebbe scomparire in caso di epidemie o per la riproduzione fra consanguinei.

Per questo si è deciso di creare una nuova “colonia” nel Parco regionale delle Serre, in Calabria.

Il trasferiento dei cervi italici

Il progetto è stato gestito dalla Forestali, dalle Università di Siena e di Bologna, dal Wwf Italia, dalll’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana e l’ente di studi faunistici Dream Italia, sotto la supervisione delle direzione dei due parchi, qello emiliano e quello calabrese.

Il primo step ha visto la cattura in sicurezza e il trasporto di 20 cervi italici, nello scorso marzo, con un viaggio di oltre 1000 km verso il Parco delle Serre. Sono i primi esemplari a dare vita a un nuovo gruppo di cervi italici in Calabria. I responsabili del progetto hanno messo a ogni animale un collare satellitare, per monitorarne gli spostamenti, la risprodizione e l’eventuale tasso e causa di mortalità

Per il futuro sono già in programma altri due spostamento, uno all’anno, sempre di 20 esemplari.

Maantenere l’unicitò della specie

Il progetto ha lo scopo di mantenere in vita i cervi italici, evitando che col tempo si riproducano con i cervi europei  (Cervus elaphus hippelaphus), perdendo così una unicità genetica. Il cervo europeo non è autoctono della nostra nazione, ma è stato introdotto nel secondo dopoguerra per aumentare il numero di questi animali.

Col tempo però la specie europea ha cominaito a espandersi, mentre quella italiaca si riduceva sempre più. Agli ultimi 300 cervi italici del Bosco della Mesola è affidato il compito di salvare la loro specie.

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